Descrizione
Durante la prima tappa di Ballad of the End, Greg Jager invita il pubblico ad Ombrelloni, il luogo in cui l’artista ha il suo atelier e da cui provengono i blocchi di tufo con cui è stata realizzata l’omonima opera alla GAM, chiedendo ai partecipanti di interagire con un’archeologia contemporanea. All’interno della Project Room, il progetto interpella pubblico, artista e curatore in una riflessione sui molteplici tempi e spazi futuri che scaturiscono dal nostro presente. Questo attraverso una sperimentazione artistica basata sulla decostruzione dello spazio, del tempo e del corpo, la loro misurazione e il loro movimento.
Durante la seconda tappa del progetto i dati ricavati dalla performance, sono stati utilizzati il giorno seguente, per attivare e modificare l’opera esposta nella mostra Materia Nova, alla Galleria d’Arte Moderna di Roma.
La natura interdisciplinare e partecipativa di Ballad of the End si esplicita dunque attraverso la pubblicazione: un libro d’Artista in 150 copie + 15 con opera originale dell’Artista.