Descrizione
Nella fotografie di Alberto Toti si incontra un campo disgregato, la sua estensione è al di là dell’epidermide, eppure si fonde nervosamente con lei, creando una parentesi ingestibile all’interno della nostra attività percettiva. Non sappiamo cosa guardiamo e non importa, le immagini ci arrivano in modo idiosincratico, inquadrandosi nell’ambito della fotografia astratta, il falso è autentico e viceversa, l’avvicinamento è totale.
La sospensione, che l’artista attua nella pratica del camminamento, trasforma le apparenze in sostanze: muri, superfici, materiali diversi sono le tappe di una avanscoperta disinteressata verso le cose. Un camminare come momento di estrema disponibilità, incontrando le cose e viceversa al di fuori di un tempo narrativo, pre-verbale. Le cose si offrono, qualcosa avviene, e modificano il campo davanti a noi.