Descrizione
Valeria Carrieri vive parcheggiando dei pensieri che non sanno dove stare, per cui si posizionano in uno spazio che si trova tra i miti delle metamorfosi e il viaggio fantastico di una realtà spacciata per sogno che sogno non è, anzi é pura creazione di mondi, dove tutto puó accadere. Anche di incontrare un uomo mezzo pesce e chiedergli con educazione un accoppiamento poco giudizioso o vedere spuntare una stella marina che brilla nel cielo blu di un giorno assolato.
La cartapesta, cascata a pennello, è uno dei mezzi dei quali Valeria si serve per dar vita a monolocali situati all’interno di brocche, le cui anse rischiano di sembrare braccia sbofonchianti, che poi non lo sono. Si, perché qualcuno sempre si affaccia dalle bocche delle brocche e appare alla vista come chi mette la testa in un buco. Sappiamo peró che qui non si scherza, anzi è tutto di grazia e seriosità vestito. Basti guardare l’espressione di ogni singola foglia, non un sorriso, non una possibilità di essere prese in giro: un ramarro puó mordervi, una coppia di ciliegie mangiarvi, un pettine non pettinarvi. Ogni vestito confezionato per un ballo puó diventare una vestaglia da notte se ci si addormenta dentro. È fare questa cosa al contrario che riesce proprio bene a Valeria. Guardare al rovescio, come nella poesia. (Luigi Presicce)
Opere di Valeria Carrieri
esposte da IUNO (Roma), Tana delle Tigri (Piramide del parco delle cascine, Firenze), Viafarini (Milano).
Crediti fotografici: Antonio Arminio, Axel Gouala, Valentina Lupi / Matteo Coluccia, Martha Micali, Emanuele Sosio Galante.