Descrizione
“I carruggi angusti e oscuri che circondano Via del Campo rappresentano uno spazio indisciplinato e una forma di resistenza alla visibilità che l’artista mette in discussione indagando ciò che rimane fuori, al di là della conoscenza e dell’esperienza comune. Il tentativo è di generare una fiducia inaspettata nel buio, nell’abietto, nel mostruoso, creando un cortocircuito nella dialettica della luce, solitamente intesa nel duplice significato di dispositivo di sorveglianza e simbolo di glorificazione. Il contenuto del volume è stato creato collettivamente, insieme a un’installazione sonora, attraverso le pratiche laboratoriali della camminata notturna nello spazio pubblico, l’ascolto profondo, la decostruzione del regime scopico e la ri-verbalizzazione dei concetti di buio e soglia.”